La mole di dati che ogni sistema informatico è in grado di raccogliere e memorizzare è sempre maggiore sia perché maggiori sono le sorgenti in grado di produrre dati (vedi anche l’argomento Internet of Things), sia perché aumenta anche la capacità di archiviazione dei dati stessi.

A questa “miniera” contente dati di tutti i tipi viene comunemente dato il nome di Big Data, ma la miniera non è tale se da essa non si riesce ad estrarre un qualche tipo di tesoro prezioso. Per questo motivo esistono programmi, sempre meno complessi e sempre meno esigenti in termini di risorse disponibili (memoria, CPU,…) che permettono di analizzarne il contenuto e cercare di rappresentare con un modello matematico un processo industriale.

Si può analizzare e modellizzare ad esempio:

  • l’occorrenza di una segnalazione di allarme
  • le quantità ordinate di un determinato articolo
  • la temperatura di un processo produttivo
  • la qualità di una produzione

Il modello ottenuto potrà quindi prevedere l’approssimarsi della situazione analizzata o un valore sulla base dei dati a disposizione.

Si tratta di strumenti matematici al servizio della produzione industriale e la bontà del risultato dipende anche dalla bontà dei dati a disposizione, ma in diversi casi sono in grado di fare il loro lavoro anche in modo talvolta sorprendente. Si scoprono talvolta infatti correlazioni anche tra variabili che non si sospettava influenzassero a vicenda.

Approfondiamo parlandone assieme!